sabato 19 gennaio 2013

Il Triddo

Il Triddo detto anche Maltrito, è una pasta fatta in casa che richiede una lunga e meticolosa preparazione. E' un piatto mediterraneo tipico della gastronomia del mio paese, Locorotondo (Bari), e della zona della Valle d'Itria, quella porzione di territorio della Puglia centrale a sud dell'altopiano delle Murge, conosciuta anche come Valle dei Trulli, che comprende i comuni a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Taranto.

 Panorama di Locorotondo (Bari), vista da c.da Serra.
Foto: © Maddalena Cardone, Agosto 2011.
Tramonto su Locorotondo (Bari), vista da c.da Serra.
Foto: © Maddalena Cardone, Agosto 2012.

Il Triddo (U' Tridde, nell'idioma locale) è un piatto a base di semola di grano duro, cotto in brodo e dal sapore delicato, che ha la sua origine nell'antica ed opulenta cucina borghese di qualche tempo fa. Viene solitamente preparato per sacre ricorrenze: nel giorno di Santo Stefano e a Pasqua. Anticamente veniva preparato anche in occasioni tristi, per una morte, e veniva offerto come pasto frugale ai familiari del defunto oppure, in occasione di eventi allegri, per una nascita, come delicata pietanza da offrire alla puerpera.
Queste informazioni sono tratte da: [www.comune.locorotondo.ba.it]

Ingredienti (3 persone):
300 g. di semola di grano duro, 2 uova intere, 6-7 cucchiai di grana grattugiato, un ciuffo di prezzemolo, noce moscata grattugiata o in polvere, sale q.b.
Per il Brodo:
3-4 pezzi di pollo o di gallina, 2 spicchi d'aglio, 2 carote, 1 cipolla, 2 coste di sedano, 5-6 pomodorini, sale q.b.

Preparazione:
Iniziamo a preparate il brodo in cui cuocere il nostro Triddo. In una capiente pentola mettete 2 l. d'acqua, aggiungete i pezzi di pollo o di gallina, ripuliti da eventuali piume, l'aglio intero, privato della buccia, e dopo aver lavato le verdure aggiungete le carote e la cipolla entrambe tagliate a metà, le coste di sedano e i pomodori.


Salate e lasciate cuocere dolcemente per circa 2 ore.


Nel frattempo passate alla preparazione del Triddo. Rompete le uova e versatele in una ciotola, aggiungetevi il grana grattugiato, la semola, il sale, il prezzemolo  finemente tritato e la noce moscata, quanto basta per dare l'aroma all'impasto. 



Mescolate e lavorate lentamente l'impasto, senza aggiungere acqua, fino ad ottenere un composto omogeneo e consistente.


Dall'impasto formate delle schiacciatine e staccate ("pizzicate") dalla sfoglia minuscoli e difformi pezzettini che lascerete asciugare su un vassoio per un'oretta.





Trascorse le due ore per la cottura, filtrate il brodo togliendo i pezzi di pollo o gallina e le verdure e cuocete in esso il Triddo per qualche minuto, regolandovi sulla cottura.


Servite se volete con l'aggiunta di grana o altro formaggio grattugiato.


Ho voluto proporre questo tradizionale e singolare piatto in omaggio al mio caro paese d'origine, Locorotondo (Bari), e allo stesso tempo, con l'intento di far conoscere e promuovere questo paese nel web attraverso il mio blog. In questa sede, pertanto invito il lettore incuriosito, non solo a provare questa delicata ricetta, ma anche a venire personalmente a degustare i prodotti tipici e il buon vino bianco locale e a visitare ed ammirare le bellezze di questo meraviglioso luogo,  considerato uno dei borghi più belli d'Italia, circondato da trulli e immerso in una vegetazione di ulivi secolari e vigneti, ricco di fascino e tradizione.


3 commenti:

  1. Ottima ricetta , sono pugliese ma non la conoscevo !

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  2. complimenti per la ricetta ... è sempre bello riscoprire i vecchi sapori di una volta, delle tradizioni delle nostre nonne...

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  3. Che meravigliosa ricetta e soprattto molto bene esposta da provare, le tradizioni..che meraviglia

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